Laboratorio di Calligrafia sul "corsivo italico".

L’Associazione di promozione sociale “Amici della Ludoteca Civica Giocapecchi Chiara Caracciolo” in collaborazione con “L’Associazione Artistica la Forza del Segno” propone un laboratorio di calligrafia sul “corsivo italico” da svolgersi nella Ludoteca Giocapecchi di Cassina dè Pecchi, rivolto agli alunni delle PRIMARIE terze, quarte e quinte.
ABSTRACT DEL PROGETTO
Constatando i sempre più frequenti casi di disgrafia e a fronte del rischio reale che i bambini perdano la facoltà di scrivere bene e in maniera leggibile, si desidera affrontare il tema del corretto apprendimento della scrittura.
Chi si presta a rivelare questo mondo meraviglioso,è Antonia Campanella, architetto e specializzata in materia calligrafica, lo fa per passione utilizzando il mezzo calligrafico aiutando i ragazzi a scoprire se stessi con semplicità ed entusiasmo per il fare che si compie sotto i propri occhi.
L’obiettivo principale è insegnare una pedagogia della scrittura (come si scrive); l’obiettivo nale è mantenere nella scuola la cultura della scrittura manuale.
ABSTRACT DEL PROGETTO
Constatando i sempre più frequenti casi di disgrafia e a fronte del rischio reale che i bambini perdano la facoltà di scrivere bene e in maniera leggibile, si desidera affrontare il tema del corretto apprendimento della scrittura.
Chi si presta a rivelare questo mondo meraviglioso,è Antonia Campanella, architetto e specializzata in materia calligrafica, lo fa per passione utilizzando il mezzo calligrafico aiutando i ragazzi a scoprire se stessi con semplicità ed entusiasmo per il fare che si compie sotto i propri occhi.
L’obiettivo principale è insegnare una pedagogia della scrittura (come si scrive); l’obiettivo nale è mantenere nella scuola la cultura della scrittura manuale.
La storia della scritturaL’uso della scrittura a mano ha subito un cambiamento radicale negli ultimi cento anni. Dallo status di mezzo universale per la comunicazione è diventata una necessità riservata ad un uso privato. Il computer, sostituendo la macchina da scrivere, svolge la maggior parte dei compiti ai quali un tempo assolveva la scrittura a mano.
Oggi la scrittura, trascorsi gli anni infantili, è indispensabile solo per prendere appunti nei diversi modi possibili, perciò deve essere leggibile solo per chi scrive. Necessita un diverso tipo di scrittura, che sia soprattutto veloce. La scrittura a mano è un’attività sica complessa perché le nostre mani non sono state concepite per tracciare in fretta e sotto pressione, segni precisi con uno strumento appuntito. La tastiera sicuramente aiuta ad essere più veloci ma nel contempo disabitua alla scrittura manuale. Porre le fondamentaPer stabilire cosa si debba insegnare ai bambini, molto dipende dai modelli nazionali, i quali sono spesso sottovalutati, mentre si o re da copiare a molti bambini la scrittura del maestro, che è una rappresentazione inadeguata del modello, perché gli insegnanti non sono calligra e non sono stati adeguatamente formati per assumere questo speci co ruolo.
Come disse Alfred Fairbanks: “la bellezza è un effetto collaterale del metodo corretto di usare la penna”. Educazione motoriaOltre al modello di riferimento (per scrivere) al bambino, necessita una grande abilità motoria. Le loro mani non sono addestrate ad eseguire compiti di precisione come accadeva ai loro genitori e, ancora di più, ai loro nonni.
Oggi mancano queste attività di precisione a casa, le mani infantili raramente sono preparate adeguatamente a usare una matita. La mancanza di risultati espressi nella loro scrittura se evidente, ogni volta che toccano la carta con la penna, li renderà scriventi riluttanti a vita. Dovremmo riconoscere lo sforzo immenso che imponiamo ai bambini quando li poniamo a scrivere direttamente, senza un’educazione motoria della mano. |
Penne e impugnaturaC’è poi la questione del modo di impugnare le penne.
I genitori si lamentano e i maestri si disperano per la prevalenza di modi non convenzionali di tenere la penna, senza comprendere le cause. Gli strumenti di scrittura odierni, devono essere tenuti in posizione verticale sul foglio per funzionare bene. Ne consegue l’applicazione di un pressione differenziata sulle dita e quindi un’impugnatura diversa rispetto a quella tradizionale. Molti scriventi che adottano un’impugnatura della penna non convenzionale hanno escogitato soluzioni pratiche, benché brutte da vedersi, per adeguarsi ai nuovi strumenti scrittori. Altri potrebbero accusare sensazioni dolorose scrivendo velocemente o sotto pressione e hanno bisogno dell’aiuto di un esperto per trovare una soluzione. Essendo calligrafa, conosco l’importanza della postura, della posizione della carta de dell’altezza del piano di lavoro; ma questi aspetti sono stati trascurati per molte generazioni. Finchè non otterremo che i bambini riescano a scrivere senza provare dolore e in modo rilassato, come possiamo aspettarci che provino piacere nell’atto di accostare la penna alla carta? Solo in questo modo possiamo assicurare un futuro alla scrittura. ConclusioneL’apprendimento di un’attività manuale è un aiuto determinante per lo studente: lo tiene impegnato manualmente nei vari passaggi e stimola la sua curiosità, fa aumentare il suo interesse per un'attività grafica e insieme intellettuale.
E’ indispensabile attualmente stimolare la fantasia e l'impegno dei giovani studenti a nché la loro sensibilità venga fatta emergere: è un aiuto nei confronti della maturazione individuale, è uno sprone nell'affrontare le varie materie, nel rapportarsi meglio con la vita stessa. L’iniziativa, già ben collaudata, ha dato importanti riscontri, destando negli studenti grande interesse e riservando notevoli sorprese per quanto la simpatia verso quell'importante strumento generale che è la SCUOLA. |